venerdì 16 ottobre 2009

EMAS: quando si dice consapevolezza

Le organizzazioni dovrebbero essere incoraggiate ad elaborare e rendere disponibili dichiarazioni ambientali su base periodica per informare il pubblico ed altri soggetti interessati sulle loro prestazioni ambientali” (pt. 14 della premessa del Regolamento CE 761/2001).

Nonostante i gravi problemi ambientali che interessano il territorio comunale, il pragmatismo che emerge dalla Dichiarazione Ambientale redatta a cura dell'Amministrazione del Comune di Monsano è in qualche modo rassicurante: dà l'idea che qualcuno si sia fatto carico di censire e valutare i problemi e le emergenze ambientali, dando conto in maniera dettagliata e puntuale circa le modalità e i tempi con cui saranno portate a soluzione. Non si fanno sconti, non si cerca di indorare la pillola con chiacchiere generiche: questa la situazione, questo il lavoro da fare, questo il risultato atteso, questa la scadenza. Meglio di un programma elettorale!

Verrebbe voglia di essere cittadini di Monsano: sai (sei documentato) che vivi in un territorio abusato ma hai la ragionevole certezza di credere che un giorno non sarà più così; certo, meglio sarebbe abitare in un ambiente integro ma si sa bene che spesso, invece, la nostra casa si trova in un'area (magari con vista mare) in cui si ha la sensazione che vada tutto bene... con il dubbio che qualcosa non funzioni (amianto disperso, inquinamento del suolo, emissioni in atmosfera, elevata incidenza di tumori e quant'altro). Incertezza, ansia, scarsa consapevolezza non aiutano nessuno: non i cittadini a vivere una vita serena e produttiva, non gli amministratori a coinvolgerli in una migliore gestione della cosa pubblica.

E mentre risolvono i problemi del passato pensano anche al futuro:

● pannelli fotovoltaici installati sulla scuola materna: “Il risparmio ottenuto dall’utilizzo di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili verrà utilizzato per l’acquisto di materiale didattico...”. Il futuro sono le nuove tecnologie ma il futuro sono anche i ragazzi: risparmiamo sull'energia e investiamo su di loro.

● raccolta differenziata “porta a porta” spinta: spariti cassonetti stradali e isole ecologiche, attivando un percorso che dalla attuale TARSU (e quindi una tassa…) arriverà ad una tariffa premiante per chi differenzia e per chi fa compostaggio; stanno mettendo in sicurezza una discarica, non vogliono riaprirne un'altra uguale e ser ve il coinvolgimento dei cittadini.

● bonifica delle aree inquinate (da PCB e Cromo Esavalente) e contestuale censimento delle possibili nuove fonti di inquinamento derivanti dalle attività produttive: coinvolgere gli imprenditori per evita re di ritrovarsi punto e a capo.

Un approccio pragmatico ed efficace a cui l'Amministrazione auspichiamo abbinerà una adeguata comunicazione e promozione sul suo sito internet: la diffusione delle buone pratiche avviene anche attraverso la comunicazione. E poi, va bene pragmatici, ma consapevoli e orgogliosi del proprio coraggio e del buon lavoro che si sta portando avanti.

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